Affitti, scatta la stretta improvvisa | 8.000€ di sanzione immediata se non rispetti le 3 nuove regole di legge

Strette sui fitti

Nuove strette (canva.com) - www.insolenzadir2d2.it

Stretta improvvisa sui fitti: se non si rispettano queste 3 nuove regole, vi sono almeno 8.000 euro di sanzione immediata. 

Secondo insights da Qui Finanza e Finanza.com, gli affitti in Italia continuano a salire, con un incremento medio del 7,4% e un costo medio nazionale a 14 euro per metro quadro.

Il Nord-Ovest ha i costi più elevati (16,20 euro/mq), seguita dal Centro (14,20 euro/mq) e dal Nord-Est (12,70 euro/mq). Sud e Isole continuano a essere più accessibili (9,30 e 8,40 euro/mq), tuttavia anche in questa area i prezzi stanno crescendo.

Paradossalmente, in diverse città si osserva una diminuzione della richiesta di affitti (fino al -40% a Bologna), mentre si registra un aumento dell’offerta (fino al +36,7% a Milano).

L’11% delle abitazioni in Italia non è utilizzato, mentre solo il 10% è riservato all’affitto. Dati questi numeri, la disciplina in materia è indubbiamente rigida.

Una regolamentazione rigida

Come riferito da Money.it, la regolamentazione delle locazioni brevi ha conosciuto un’importante evoluzione negli ultimi anni, diventando un sistema normativo con obblighi sempre più complessi, simili a quelli richiesti per le attività commerciali. Il primo requisito consiste nell’acquisire il codice identificativo nazionale (noto come CIN), attraverso la piattaforma del Ministero del Turismo servendosi di SPID o CIE. Non richiederlo porta a sanzioni da 800 a 8. 000 euro, mentre la sua mancata indicazione può comportare costi da 500 a 5. 000 euro, con conseguente rimozione immediata dell’annuncio.

Il secondo obbligo concerne il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza per gli edifici, stabiliti dal DL 145/2023 e validi dal momento in cui si acquista e si mostra il CIN. Le infrazioni vengono punite con multe da 600 a 6. 000 euro per ogni violazione, eccetto per gli edifici senza impianto di gas né rischi di emissioni di sostanze combustibili.

P. IVA
Potrebbe servire la partita IVA (canva.com) – www.insolenzadir2d2.it

Come le attività commerciali

Inoltre, precisa Money, è fondamentale informare la Questura riguardo ai dati di ogni ospite entro 24 ore dall’arrivo, utilizzando il portale Alloggiati Web della Polizia di Stato. Le informazioni, presentate in modo anonimo, vengono fornite all’Agenzia delle Entrate e ai Comuni per il controllo dell’imposta di soggiorno, da dichiarare e pagare entro il 30 giugno dell’anno successivo. Una dichiarazione omessa o inaccurata comporta sanzioni che variano dal 100% al 200% dell’importo dovuto, mentre il versamento mancante o in ritardo è soggetto a penalità secondo l’art.13 del Decreto Legislativo. 471/1997.

Money.it evidenzia che, nonostante la possibilità di locare a breve termine, ciò comporta una maggiore attenzione ai requisiti normativi, compreso il pagamento della TARI. Infine, sebbene si rimanga entro il limite di quattro immobili affittati nello stesso anno, potrebbe essere necessario richiedere l’apertura della partita IVA qualora l’attività risulti organizzata in modo strutturato e generi un reddito rilevante.