Addio bollo auto, cancellato per milioni di veicoli | Vale per tutti quelli che hanno immatricolato in queste date

Cancellato il bollo

Cancellato il bollo! (canva.com) - www.insolenzadir2d2.it

Bollo auto: una tassa obbligatoria. Ma a quanto pare, sarà cancellato per milioni di veicoli. Data un’occhiata alla matricola.

Lo diciamo spesso nei nostri approfondimenti sull’argomento: la routine di un automobilista è segnata da una serie continua di obblighi fiscali e scadenze.

Tra di questi, uno dei più noti e frequentemente dimenticati è il bollo auto, imposta annuale che tutti i proprietari di veicoli devono pagare all’ente regionale competente.

Può capitare che il versamento della tassa ci sfugga, esponendoci così a penalità ed eventuali richieste di assestamento del pagamento procrastinato.

Pertanto, è essenziale conoscere le normative legali dietro l’imposta, e in particolare le ramificazioni per chi non provvede a regolarizzare adeguatamente.

Tutti i termini

Il termine di prescrizione di tre anni. Una volta trascorso, il debito si estingue automaticamente senza necessità di ulteriori adempimenti. Come precisato da Al Volante, il termine inizia il primo giorno di gennaio dell’anno successivo a quello in cui il versamento era dovuto e finisce il 31 dicembre del terzo anno. Ad esempio, se il tributo relativo al 2019 non è stato saldato, ogni comunicazione ricevuta a partire dal primo gennaio 2023, a meno che non ci siano stati atti interruttivi precedenti, rende illegittima la richiesta di pagamento.

Tuttavia, la prescrizione viene interrotta nel momento in cui il contribuente riceve un atto interruttivo, facendo ripartire il conteggio da capo. Questi atti possono manifestarsi in varie forme, ad esempio tramite avviso di accertamento dalla Regione, cartella esattoriale da parte di un agente di riscossione, o preavviso di fermo dell’autoveicolo. Per valutare se un bollo è prescritto, il cittadino deve accertarsi dell’assenza di richieste o cartelle esattoriali entro i tre anni successivi alla scadenza dell’imposta.

Giustizia
Varia a livello regionale (canva.com) – www.insolenzadir2d2.it

Differenze e sanzioni

Secondo Al Volante, la normativa consente alcune eccezioni a livello regionale. In particolare, in Piemonte il periodo di prescrizione si estende ulteriormente di due anni. Altro elemento essenziale da considerare è la differenza tra prescrizione e decadenza: quest’ultima rappresenta il limite massimo entro cui l’ente di riscossione deve effettuare la notifica della prima cartella esattoriale; a differenza della prescrizione, questo termine non può essere sospeso o interrotto. Se una cartella viene inviata dopo il termine di decadenza, tale atto risulta nullo e il credito non può più essere riscattato.

In caso di inadempimento, specifica la fonte, il contribuente ha la possibilità di avvalersi del ravvedimento operoso, la quale permette di pagare una pena ridotta, che varia dallo 0,1% al giorno se effettuato entro quattordici giorni, fino al 5% se il ritardo supera i due anni. In caso di contese, è fondamentale presentare ricorso alla Commissione Tributaria competente entro sessanta giorni dalla ricezione della notifica; superato questo termine, il contribuente perde il diritto di contestarlo, anche se nullo.