Il parcheggio più costoso d’Italia: paghi, lasci l’auto e non la rivedi mai più | Attenzione a non lasciarla mai qui

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Parcheggio auto costoso (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Se lasci qui l’auto non la rivedi più: è il parcheggio più costoso d’Italia, se la parcheggi qui dici addio alla tua vettura.

Può sembrare impensabile che un semplice parcheggio diventi motivo di timore, eppure in alcuni casi lasciare lì la propria auto significa rischiare di non rivederla più. Non per colpa di furti o incidenti, ma per una situazione che si trascina da anni e che ha già colpito numerosi automobilisti.

Chiunque abbia viaggiato in aereo sa quanto sia importante trovare un posto sicuro per il proprio veicolo, magari per pochi giorni o settimane. Ma quando le auto non vengono più riprese dai proprietari, il paesaggio cambia radicalmente, fino a trasformarsi in un insieme di lamiere dimenticate. È ciò che sta succedendo in una delle aree di sosta più discusse d’Italia.

La scena che si presenta agli occhi dei passeggeri è insolita: non solo auto parcheggiate, ma vere e proprie carcasse coperte di polvere, con pneumatici a terra e carrozzerie segnate dal tempo. Alcuni viaggiatori raccontano di aver provato un certo disagio nel vedere quel luogo, quasi fosse un deposito improvvisato di storie interrotte.

Il dettaglio che rende la vicenda ancora più inquietante è che i posti occupati da queste vetture potrebbero essere utilizzati da chi parte ogni giorno, ma restano bloccati da mezzi che nessuno reclama. Non si tratta solo di degrado urbano, ma di un problema pratico che pesa anche sull’organizzazione dei parcheggi.

Un fenomeno che lascia senza parole

Il caso è stato portato alla luce da un servizio de La Gazzetta del Mezzogiorno, diventato virale anche grazie ai social. Le immagini mostrano con chiarezza come, nel parcheggio accanto all’aeroporto di Bari, si trovi ormai un vero e proprio “cimitero di auto abbandonate”. Come racconta Everyeye, tra i modelli dimenticati ci sono una vecchia Alfa Romeo 164, una Renault Twingo di prima serie, una Golf e persino una Mercedes station wagon.

La maggior parte dei veicoli porta i segni dell’incuria: ruggine, vetri opachi, carrozzerie rovinate dalla pioggia e dal sole. Alcuni esemplari hanno persino un valore storico o affettivo, eppure restano lì senza che nessuno li rivendichi. Le ragioni non sono del tutto chiare: si ipotizza che qualcuno, partito in aereo, non sia mai tornato a recuperare la macchina, ma anche che questioni burocratiche abbiano reso impossibile la rimozione.

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Parcheggio auto (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Dentro il parcheggio che non perdona

Secondo la società Aeroporti di Puglia, l’area non è gestita direttamente dall’aeroporto, ma affidata in concessione, quindi la responsabilità delle vetture non ricade su di loro. Intanto però le auto restano, e rimuoverle non è semplice: la legge impone procedure complesse, soprattutto se i proprietari risultano irreperibili o deceduti.

Di fatto, quei mezzi finiscono per essere “ereditati” persino fino alla settima generazione, con la necessità di raccogliere autorizzazioni da più parti prima di poter intervenire. Così il parcheggio, invece di accogliere i viaggiatori, diventa una sorta di spettrale memoriale fatto di lamiere, storie sospese e posti persi per sempre.