Polizia stradale, nel mirino l’unità anti-emissioni | Chi non l’ha ancora montata entro settembre paga 1.700 € di multa e blocco del veicolo
Nel mirino delle autorità (canva.com) - www.insolenzadir2d2.it
Componente fondamentale per i motori diesel, la sua rimozione comporta alti rischi legali e tecnici. Multa e conseguenze per il veicolo.
Riguardo a veicoli e automobili urbane, in un periodo in cui le leggi ambientali si fanno sempre più severe, l’industria automobilistica è sotto esame.
Le metropoli stanno attuando divieti di circolazione per i mezzi più inquinanti, mentre si discute ferventemente riguardo al futuro dei motori diesel Euro 5 e oltre.
In questo contesto, un elemento fondamentale per abbattere le emissioni si è rivelato essenziale. Non è un mistero che alcuni conducenti, per evitare problemi di intasamento o per presunti miglioramenti delle prestazioni, considerino di toglierlo.
Tuttavia, molti ignorano che le autorità hanno aumentato i controlli, rendendo questa decisione estremamente pericolosa e dispendiosa. Ecco i dettagli.
Nel focus delle autorità
La rimozione del filtro antiparticolato (FAP) non è solo una modifica tecnica, ma un reato che può portare a gravi conseguenze legali. Come riportato da Top Tuning, un veicolo privo di questo componente risulta non conforme alle normative, con un rischio quasi certo di sanzioni. Prima di tutto, si rischia di incorrere in una multa molto alta che, a seconda delle normative locali, può arrivare fino a 1. 098 euro, ben oltre quanto costerebbe una manutenzione adeguata.
Le ripercussioni non gravano solo sulle finanze: le autorità possono decidere di confiscare il libretto di circolazione, rendendo impossibile l’uso del veicolo fino a quando il FAP non sarà reinstallato a spese del proprietario. Inoltre, il veicolo non potrà superare la revisione obbligatoria, un fondamentale controllo sul livello di emissioni. Senza il FAP, i fumi di scarico superano estesamente i limiti consentiti, portando al fallimento della revisione e, di conseguenza, al divieto di circolazione.
Le ripercussioni tecniche
Oltre ai problemi legali, la rimozione del FAP può compromettere le prestazioni e la salute del veicolo. Questo filtro è progettato per catturare particolato fine e sostanze inquinanti e dannose. A livello meccanico, rimuoverlo implica una rimappatura della centralina per evitare che il motore entri in modalità di emergenza. Inoltre, un veicolo con il FAP rimosso perde gran parte del suo valore di mercato, poiché la mancanza di conformità rende difficile la sua rivendita o il suo utilizzo.
Per prevenire queste problematiche, non è quindi consigliabile rimuovere il filtro, ma piuttosto effettuare una manutenzione adeguata, secondo Top Tuning. Percorrere regolarmente lunghe distanze, utilizzare carburanti di alta qualità e sottoporre il veicolo a controlli periodici può aiutare a prevenire l’intasamento. In caso di difficoltà, si può optare per una pulizia professionale o, in situazioni estreme, per la sostituzione del filtro, due soluzioni che garantiscono la conformità alle normative e il benessere del veicolo.