EMERGENZA – Addio pensione, se arriva tramite bonifico potresti non riceverla più | L’allarme ufficiale fa tremare milioni di italiani
Pensionato (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Un cambiamento nei controlli sui bonifici potrebbe influenzare la gestione di pagamenti abituali e operazioni bancarie quotidiane.
Oggi basta un clic per far muovere il denaro da un conto all’altro, quasi come se fosse una cosa scontata. I bonifici sono diventati uno strumento quotidiano, utilizzato per tutto: dal pagamento dell’affitto fino all’accredito della pensione.
Ma in questa apparente semplicità, qualcosa potrebbe smettere di funzionare come ci si aspetta. Sempre più spesso ci si affida a operazioni digitali che avvengono in pochi secondi, senza pensarci troppo. È comodo, certo.
Ma proprio perché ci siamo abituati a questa velocità, qualsiasi intoppo può creare disagio. Basta poco per far saltare la routine di chi, magari, aspetta un pagamento mensile importante. In mezzo a questa rivoluzione digitale, alcune categorie rischiano di essere più vulnerabili di altre.
Chi vive con entrate fisse, come i pensionati, dipende spesso da un flusso puntuale e preciso. Se qualcosa cambia nel modo in cui queste somme vengono trasferite, anche una piccola variazione può generare incertezza, soprattutto tra chi non è abituato a gestire l’home banking o l’app della banca.
Garanzie e controlli
Negli ultimi mesi, si è parlato sempre più spesso della necessità di migliorare i sistemi di verifica nelle transazioni. E dietro queste iniziative si nasconde un obiettivo chiaro: garantire che ogni pagamento vada a buon fine, senza errori o rallentamenti. Una sfida che coinvolge direttamente banche, utenti e anche le istituzioni.
Di fronte a tutto questo, era solo questione di tempo prima che le autorità intervenissero. Ed è esattamente ciò che è successo. Una nuova misura ufficiale è in arrivo. E potrebbe avere ripercussioni su operazioni che molti danno per scontate, tipo… ricevere un bonifico.
Una novità particolare
Nel suo ultimo rapporto (riportato anche da Key4biz), la Banca d’Italia ha messo nero su bianco qualcosa di piuttosto serio: le frodi legate ai bonifici istantanei stanno aumentando. Il dato che fa riflettere è questo: 0,057% di tasso di frode per i bonifici istantanei, contro lo 0,0015% di quelli normali. Detto in parole povere: sono molto più a rischio. Il vero problema, però, non sono i “furti digitali” in senso classico. No. Sono le cosiddette frode da manipolazione del pagatore. Una trappola psicologica, in pratica. Il cliente viene convinto — con tecniche spesso molto credibili — ad autorizzare un pagamento verso un truffatore.
E qui non c’è rimborso che tenga: anche con sistemi di sicurezza attivati, la banca può non coprire il danno. A partire dal 9 ottobre 2025, le cose cambieranno: banche e altri operatori saranno obbligati a controllare in tempo reale l’IBAN e i dati del beneficiario prima di autorizzare il bonifico — sia istantaneo che tradizionale. In pratica, se qualcosa non torna tra i dati inseriti, il sistema lo segnalerà subito. E i pagamenti, tra cui anche le pensioni, dovrebbero essere al sicuro dalle frodi.