Semafori, non cercare più il verde: ti trovi la luce diventa blu e non capisci più niente | Non lo noterai finché non ti multano
Il semaforo verde non si usa più? Stiamo per dire dove cambia il semaforo e perché potresti ritrovarti con un colore diverso. (screenshot QuotidianoNazionale/YouTube) - insolenzadir2d2.it
Il semaforo verde non si usa più? Stiamo per dire dove cambia il semaforo e perché potresti ritrovarti con un colore diverso.
Il semaforo cambia, ma tu non te ne accorgi. Sei abituato al verde, al giallo, al rosso. Poi, un giorno, la luce diventa blu. Non lampeggia, non avvisa. Tu, convinto di essere nel giusto, attraversi. Solo dopo scopri che quella luce non perdona.
La multa arriva silenziosa. C’è solo un dispositivo che registra il passaggio e invia la sanzione. Sei certo di non aver fatto nulla di sbagliato, ma il Codice è cambiato e non lo sapevi. La luce blu non è un’indicazione: è un confine.
Il problema non è solo tecnico, è percettivo. Il cervello associa il verde al via, il rosso allo stop. Il blu non ha significato stradale per l’automobilista medio. Eppure, diventa decisivo. Chi non lo interpreta rischia sanzioni pesanti, decurtazione punti, e sospensione della patente?
Non lo noti finché non ti multano. Il cambiamento è sottile, quasi invisibile. Nessuna campagna informativa, nessuna segnalazione evidente: c’è olo un nuovo colore che si insinua nel traffico quotidiano. Quando lo vedi, è già troppo tardi. Il passaggio è stato registrato, la violazione è compiuta. Come salvarti dalla nuova multa?
Come funziona
La luce blu non è un errore, è una scelta. Un segnale introdotto per aumentare la precisione dei rilevamenti, per distinguere le fasi semaforiche in modo più netto. Senza una spiegazione chiara, diventa un inganno. Il cittadino non è preparato, e il sistema lo punisce
Il rischio è che il semaforo non è più uno strumento di sicurezza, ma di sorveglianza. La luce blu non comunica, non educa: rileva e sanziona. In un contesto dove la segnaletica dovrebbe proteggere, si trasforma in trappola. Cosa succede?
Dove succede
ScienzeNotizie analizza il curioso fenomeno dei semafori blu in Giappone. La scelta cromatica non è tecnica ma culturale. La lingua giapponese utilizzava il termine ao per indicare il blu e il verde, vedendo nel verde una sfumatura del blu. Anche dopo l’introduzione di midori, il verde, l’uso di ao è rimasto prevalente. Per rispettare questa tradizione, i semafori giapponesi adottano una tonalità di verde con forte componente blu.
Il risultato è una luce che appare blu agli occhi degli stranieri, ma che per i giapponesi è normale. Secondo Motorzoom, alcune città italiane hanno iniziato a installare semafori con luce blu. La variazione cromatica non è normativa, ma dipende da materiali plastici e sistemi LED che alterano la percezione del verde. Il Codice della Strada non riconosce il blu come segnale valido, ma la luce può apparire così in certe condizioni.