Stop IVA, niente più tasse sui prodotti che compri ogni giorno | Finalmente il Governo ha preso una decisione

Coppia e soldi risparmiati (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

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Il Governo interviene su alcuni beni quotidiani con una misura fiscale inedita che promette effetti concreti per le famiglie.

Parlare di tasse, ormai, è un po’ come toccare un nervo scoperto. Soprattutto quando si tratta di quelle che paghiamo ogni giorno senza nemmeno accorgercene. L’IVA, per esempio, è una di quelle: non la vedi, non la scegli, ma c’è, e si fa sentire ogni volta che tiri fuori il portafoglio. È una tassa silenziosa, ma presente ovunque, dal pane al libro che compri in libreria.

La cosa “buffa”, se così vogliamo chiamarla, è che in pochi sanno davvero quanto incide. Di fatto, è un rincaro automatico, incluso nel prezzo, che nessuno può evitare. Anche se la paghi indirettamente, ti tocca eccome, e fa la differenza soprattutto quando devi fare i conti col budget familiare, magari già tirato.

E il punto è proprio questo: colpisce tutti allo stesso modo. Non importa quanto guadagni, l’IVA è lì, uguale per tutti. A differenza dell’Irpef, non è proporzionale al reddito, quindi per chi ha meno, pesa di più. Un euro in più su un prodotto per qualcuno può sembrare niente, per altri è già troppo.

Ovviamente, il Governo ci rimette qualcosa: si parla di 321 milioni di euro di gettito in meno. Però ha deciso di farsene carico, puntando a un beneficio immediato per i cittadini. Una scelta forte, che guarda al quotidiano, alle abitudini, a quello che la gente compra ogni settimana. Un modello che potrebbe far riflettere, specie in tempi in cui ogni euro risparmiato fa la differenza.

Un segnale forte

Negli ultimi tempi, c’è chi ha iniziato a mettere in discussione questa logica. Alcuni hanno deciso di rivedere l’approccio, cercando di alleggerire il carico su determinati beni. Non è solo una questione economica, ma anche politica e sociale: dare un segnale ai cittadini, far sentire che c’è attenzione per le difficoltà reali della gente.

Non si tratta solo di tagliare un’imposta, ma di mandare un messaggio chiaro: “Sappiamo che i prezzi stanno salendo, e vogliamo fare qualcosa”. Sui libri, ad esempio, l’IVA era al 25%, la più alta in Europa. Con questa iniziativa, si vuole anche rilanciare la lettura, che negli ultimi anni è andata un po’ in crisi. Un’azione che unisce economia e cultura, insomma. Ma non finisce qui.

Ottimo caffé (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Ottimo caffé (Depositphotos foto) – www.insolenzadir2d2.it

Meno tasse, più sollievo

In questo scenario, la Danimarca ha deciso di fare una mossa netta. Prima ha detto stop all’IVA sui libri, poi ha esteso la misura anche a due prodotti “del cuore” per molti: il caffè e il cioccolato. Come riporta Money.it, il Governo ha scelto di intervenire proprio dove i prezzi erano cresciuti di più, cercando di dare un po’ di respiro alle famiglie. Un’idea semplice, ma dal forte impatto.

Per entrare nel concreto: i dati parlano chiaro. Il prezzo del caffè in Danimarca è salito del 35,5% in un anno, quello del cioccolato del 25,3%. L’IVA su questi prodotti sparisce, e un pacchetto di caffè costerà circa 66 centesimi in meno. Non cambia la vita? Forse no, ma su scala larga, il risparmio è reale. Sul cioccolato resta comunque una tassa speciale legata al cacao, ma anche lì, il peso dell’IVA sparisce.