Addio Stefano, abbiamo appreso poco fa la notizia più triste | È morto dopo una lunga agonia: mancherà a tutti
Lutto (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Una perdita enorme per la cultura italiana: il silenzio definitivo di un grande uomo che ha segnato tutti con la sua voce.
Negli ultimi tempi ci siamo abituati, nostro malgrado, a salutare figure importanti della cultura italiana. Alcuni si sono allontanati in punta di piedi, altri in modo più rumoroso, ma ogni volta resta quel senso di vuoto difficile da riempire. Quando poi qualcuno sparisce anche solo dalla scena pubblica per troppo tempo, inizia a farsi largo un sospetto silenzioso, come una nuvola che si addensa senza fare rumore.
Ci sono artisti per i quali la loro impronta è così forte da resistere al tempo. Eppure, delle volte si comincia a intuire che forse c’è qualcosa che non va. Alcuni nomi diventano talmente parte della nostra quotidianità che fatichiamo a pensare possano lasciarci per sempre.
A volte dietro quei silenzi c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che va oltre la volontà. Una malattia può togliere forza, lucidità, perfino le parole, e questo è forse il dolore più grande. Quando poi arriva la notizia che nessuno vorrebbe leggere, si chiude un cerchio molto doloroso.
E così ci si ritrova a fare i conti con un’assenza diventata definitiva. In un attimo la memoria si affolla di frasi, personaggi, citazioni, incontri. E mentre si prova a elaborare, si realizza quanto profondamente quella voce abbia segnato tantissimi.
Una conferma difficile da accettare
La notizia è arrivata con poche parole, ma pesanti come macigni. A darla è stata la casa editrice Feltrinelli, quella con cui ha pubblicato la maggior parte dei suoi libri. Stefano Benni è morto a 78 anni, dopo una lunga malattia che lo aveva già da tempo tenuto lontano dalla scena pubblica. La notizia è stata riportata anche da Virgilio Notizie.
Purtroppo, già nel 2024, il critico Goffredo Fofi aveva parlato delle sue condizioni, raccontando su “Lucy” che Benni non riusciva più a comunicare. Un colpo al cuore per chi aveva amato la sua ironia, il suo modo unico di raccontare il mondo. Ora però la conferma ufficiale è arrivata. Definitiva. E fa male.
Una voce unica che continuerà a farci compagnia
Chi ha letto anche solo un suo libro sa di cosa stiamo parlando. Bar Sport, Elianto, La compagnia dei Celestini… storie piene di personaggi bizzarri, mondi surreali, frasi che sembrano giochi di prestigio linguistici. Stefano Benni era così: un giocoliere delle parole, uno capace di far ridere e riflettere nella stessa riga. Ma non si è fermato ai romanzi: teatro, musica, graphic novel, collaborazioni con giganti come Dario Fo e Paolo Fresu… insomma, uno che non sapeva stare fermo.
Tradotto in più di 30 lingue, ha fatto conoscere la sua visione dell’Italia ben oltre i nostri confini. Ironico, profondo, mai banale. Un autore che ha saputo raccontare anche le crepe del nostro tempo, con lo stile di chi non ha mai voluto piacere a tutti. E forse proprio per questo, ha saputo parlare a moltissimi. Ora che non c’è più, ci resta solo da tornare alle sue pagine. Lì, per fortuna, non smetterà mai di parlare.