Fisco “traditore”: il Governo ti ha tolto 1.000 €/anno in modo sbagliato | Adesso devono rimborsare tutti i lavoratori e i pensionati
Fisco 1000 euro (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Inflazione, tasse e redditi: il Governo ti deve restituire oltre 1000 euro l’anno, adesso deve restituirteli.
Negli ultimi anni l’andamento dei prezzi ha inciso in modo profondo sulla vita quotidiana di milioni di famiglie. L’aumento del costo della spesa, delle bollette e dei servizi ha messo in difficoltà soprattutto chi vive di stipendio fisso o di pensione. Il potere d’acquisto si è ridotto e, nonostante qualche incremento nelle retribuzioni, molte persone non hanno percepito un vero miglioramento nelle proprie condizioni economiche.
A complicare la situazione ci sono state anche le regole fiscali. Ogni volta che un reddito cresce, crescono anche le imposte, senza che venga considerato se l’aumento dipende solo dall’inflazione. Chi ha visto salire leggermente il proprio stipendio o assegno pensionistico per adeguarsi al caro-vita, si è trovato paradossalmente a pagare più tasse.
Questo meccanismo ha riguardato in particolare lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno i redditi più “trasparenti” e difficilmente riescono a compensare l’aumento dei prezzi. I liberi professionisti o i commercianti, ad esempio, possono modulare le tariffe o i prezzi dei beni e servizi, mentre chi riceve la busta paga subisce direttamente le trattenute.
Il tema è diventato così centrale da aprire un confronto politico e sindacale. La questione non riguarda solo la perdita di denaro, ma anche la percezione di un’ingiustizia: cittadini che, pur non avendo guadagnato realmente di più, hanno comunque dovuto versare somme più alte al fisco.
Quando la pressione fiscale pesa di più
L’effetto che colpisce in questo modo è noto come fiscal drag. Si verifica quando l’inflazione spinge i redditi nominali verso scaglioni più alti di imposta, senza che ci sia stato un reale incremento di ricchezza. Secondo diverse stime, tra il 2022 e il 2024 questo fenomeno ha comportato versamenti aggiuntivi molto consistenti.
Come ricorda Fanpage, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha spiegato che in quei tre anni lavoratori e pensionati hanno pagato circa 24 miliardi di euro di Irpef in più. In media, per chi percepisce un reddito di 30mila euro, ciò equivale a circa mille euro sottratti ingiustamente.
La richiesta di Landini al governo
La proposta avanzata è chiara: prevedere un conguaglio fiscale che consenta di restituire quanto perso a causa del fiscal drag. Ma non solo. Landini ha chiesto anche l’introduzione di un meccanismo automatico di indicizzazione, che permetta di adeguare ogni anno le tasse all’andamento dei prezzi, evitando così che la stessa situazione si ripeta in futuro.
Per gli economisti, come Marcello Degni, si tratta di una stima realistica e non di un’idea nuova: in passato il fiscal drag veniva corretto, ma i governi hanno progressivamente abbandonato questa pratica, trasformandola in una sorta di “tassa occulta”. Oggi il sindacato rilancia la battaglia, sostenendo che i fondi possano arrivare da lotta all’evasione e maggiore tassazione su patrimoni e rendite.