Rinnovo patente, trappola nell’autocertificazione: multe fino a 638€ | Da settembre se non consegni il documento corretto te la tolgono

Patente e uomo disperato (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Patente e uomo disperato (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Rinnovare la patente non è sempre una formalità: tra controlli, scadenze e rischi di sanzioni, serve la massima attenzione.

Ormai ci siamo abituati a pensare che certe pratiche vadano lisce come l’olio. Il rinnovo della patente, ad esempio, è una di quelle cose che si danno per scontate: prendi appuntamento, fai la visita, consegni due carte e via. E invece no.

C’è sempre qualche dettaglio che può fregarti, soprattutto se non si fa attenzione a ciò che si firma o si consegna. E poi diciamolo: chi va davvero a controllare tutto riga per riga? Soprattutto in un mondo dove le scartoffie sembrano sempre più digitali e meno “reali”.

Ma proprio per questo, basta poco per incappare in un errore che potrebbe trasformare un semplice rinnovo in un problema serio. E non parliamo solo di perdere tempo… A volte ci si fida un po’ troppo del “tanto fanno tutto loro”.

È vero, ci sono centri che ti guidano passo passo, ma alla fine sei tu che firmi, sei tu che dichiari. E se qualcosa non quadra, chi ci rimette sei sempre tu. Un’informazione imprecisa, un documento allegato male o – peggio ancora – mancante, ed ecco che il castello crolla.

Un dettaglio che può cambiare tutto

Il punto è che siamo talmente abituati a considerare questi passaggi come semplici formalità, che non ci accorgiamo di quanto possano diventare insidiosi. Solo quando ti arriva la segnalazione o, peggio, la multa salata, ti rendi conto che forse valeva la pena leggere quella riga in più o chiedere una conferma.

Ecco, proprio lì si annida la questione. Magari hai dimenticato un allegato, oppure hai usato un documento vecchio, non aggiornato. Piccolezze? Forse. Ma in certi casi, sono sufficienti per bloccare tutto. Ed è lì che inizia il problema vero: niente rinnovo, niente patente. Ma non finisce qui.

Patente (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti foto) - www.insolenzadir2d2.it
Patente (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti foto) – www.insolenzadir2d2.it

Quando scatta il rischio sanzioni

Proprio qui entra in gioco la questione delle condizioni di salute. Chi soffre di diabete mellito, ad esempio, deve presentare non solo i documenti standard, ma anche una relazione diabetologica redatta da uno specialista. Questa relazione, che non deve essere più vecchia di tre mesi, certifica lo stato di salute e il controllo della malattia sulla base di esami come l’ECG e il fundus oculi. Il diabetologo deve indicare il tipo di diabete, la terapia in corso, eventuali complicanze e il livello di rischio complessivo per la guida. In base a queste informazioni, il medico che valuta il rinnovo decide se rilasciare subito l’idoneità oppure se rimandare il caso a una Commissione Medica Locale.

Per le patenti di gruppo I (categorie A e B), se il controllo glicemico è buono e non ci sono complicazioni, la patente viene rinnovata, anche se spesso con una validità ridotta. Per chi deve invece rinnovare le patenti di gruppo II (C, D, CE, DE), la visita in Commissione Medica Locale è sempre obbligatoria. Se il rischio è considerato elevato, il rinnovo può essere negato del tutto. E attenzione a non oltrepassare la scadenza. Dal giorno successivo al termine riportato sul documento, guidare equivale a una violazione dell’articolo 126 del Codice della Strada. Le multe vanno da 158 a 638 euro e si accompagna anche il ritiro immediato della patente. Tutte queste regole – dalla gestione del rinnovo per chi soffre di diabete fino alle sanzioni per la guida con documento scaduto – sono riportate chiaramente da RinnovoPatenti.it.