Stangata fiscale, chi non integra il 730 con il Redditi paga 3.000€ in più | Il tempo per correggere scade a settembre

Uomo disperato e stangata (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Chi ha inviato solo il 730 potrebbe trovarsi nei guai: integrazioni mancanti, scadenze vicine e sanzioni salate.
Ogni anno è la stessa storia: arriva il periodo delle dichiarazioni e ci si fionda sul modello 730 come se fosse la bacchetta magica per risolvere tutto. Ma — e qui sta il punto — non sempre il 730 basta davvero. Con la spinta alla digitalizzazione, ormai molti fanno tutto da soli online, pensando che basti seguire le istruzioni a video.
In realtà basta un dettaglio tralasciato per finire nei guai, anche senza volerlo. Il fai-da-te fiscale sembra comodo, certo. Ma c’è sempre il rischio di dimenticare qualcosa di importante. Tipo un altro modello da compilare o un quadro aggiuntivo da inserire.
E no, non si tratta solo di distrazioni. A volte è proprio difficile sapere cosa serva davvero, soprattutto quando si hanno redditi “particolari” o situazioni un po’ fuori dal classico schema lavoratore dipendente/pensionato.
Poi c’è un’altra cosa: chi si affida a CAF o commercialisti spesso non si rende nemmeno conto che ci sono più modelli in ballo. Loro fanno tutto dietro le quinte. Il contribuente pensa di aver fatto il 730 e basta, ma magari dietro c’è pure un Redditi inviato al volo, giusto per stare in regola. Chi invece fa tutto da solo, senza aiuti, può non accorgersi che qualcosa manca. E lì iniziano i problemi.
Piccole dimenticanze, ma multe gigantesche
Il bello — anzi, il brutto — è che non c’è nemmeno un avviso automatico che ti dica “Ehi, guarda che ti serve anche l’altro modello!”. No, tocca saperlo in anticipo. E se non lo sai, rischi di saltare passaggi fondamentali. Eppure basterebbe poco per evitare brutte sorprese, tipo leggere con attenzione tutte le condizioni o informarsi prima di cliccare su “Invia”.
Ecco il punto: anche se hai già trasmesso il 730/2025, potresti dover compilare pure alcuni quadri del modello Redditi. Sembra un dettaglio, ma in certi casi è obbligatorio, e se lo dimentichi… beh, sono guai. Come riporta anche Money.it, entro il 15 ottobre 2025 bisogna inviare questi quadri integrativi, altrimenti ti becchi una bella stangata anche di diverse migliaia di euro. Perciò settembre rappresenta il termine ultimo per eventuali integrazioni.
Ecco il vero rischio
La fregatura peggiore è proprio questa: pensare di essere a posto e invece no. Perché se non integri il 730 quando serve, rischi davvero grosso. In caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, la sanzione prevista dall’art. 1 del D.Lgs. 471/1997 va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro.
Se, invece, l’omissione riguarda una dichiarazione integrativa (cioè una correzione non effettuata di una dichiarazione già presentata), la violazione può essere inquadrata come dichiarazione infedele, con sanzioni che vanno dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta. In entrambi i casi, agli importi si aggiungono gli interessi legali, e il totale può facilmente superare i 3.000 euro, a seconda della somma evasa.