ALLARME LEGIONELLA – Ventilatori e condizionatori nel mirino: mai scendere sotto questa temperatura a casa | L’allarme dell’esperto

Condizionatore e pericoli (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Quando il refrigerio diventa un rischio: attenzione a come usiamo ventilatori e condizionatori in casa, non scendere più di così.
In questi giorni d’estate così torrida, trovare un angolo fresco sembra quasi un miraggio. Le temperature restano ostinatamente sopra i 38 gradi, e allora ecco che in tanti si rifugiano in casa cercando di abbassare la temperatura come si può.
Ventilatori a tutta forza, condizionatori al massimo, e chi più ne ha più ne accenda. Ma… siamo sicuri che basti questo per sentirsi al sicuro? Beh, in realtà non è proprio così semplice. Comodi? Certo. Innocui? Mmm, non sempre. Soprattutto se ne facciamo un uso un po’ troppo spensierato.
La scena classica: rientri a casa dopo aver camminato sotto il sole, sudato e accaldato, e la prima cosa che fai è accendere il climatizzatore al minimo. “Ahhh, finalmente fresco”. Peccato che, in realtà, questa abitudine potrebbe non essere proprio l’ideale. Anzi, rischia di creare più problemi che benefici, specie per chi ha già qualche acciacco o è un po’ più avanti con l’età.
Il corpo umano ha i suoi tempi e non ama i cambiamenti troppo bruschi. Non è solo questione di fastidio momentaneo: tosse, mal di gola, infiammazioni delle vie respiratorie… tutte cose che sembrano banali ma che, in certi casi, diventano vere seccature. Ma c’è anche un altro pericolo in agguato.
Quel fresco che può giocare brutti scherzi
Come riporta Il Messaggero, a parlarne è Claudio Micheletto, pneumologo e direttore dell’unità di pneumologia a Verona. Secondo lui, ventilatori e condizionatori sono un’arma a doppio taglio: se usati male, possono farci ammalare. “Con 39 gradi fuori non si può rientrare in casa e spararsi l’aria a 22”, spiega. E ha anche senso. Il nostro corpo non ce la fa a reggere questi salti improvvisi, e le conseguenze si vedono subito: raffreddori, bronchiti, laringiti, persino polmoniti. Insomma, un’estate intera passata a starnutire.
Un altro errore molto comune? Puntare il ventilatore addosso quando si è ancora sudati. No, meglio di no. L’aria va fatta circolare ma senza trasformare il soggiorno in un freezer. E soprattutto, ci vuole attenzione con i bambini piccoli, gli anziani e chi ha problemi di cuore. Per loro, anche un semplice colpo d’aria può diventare un problema serio. Ma non finisce qui.

Un nemico invisibile in agguato
E poi c’è una questione di cui si parla ancora poco ma che va presa sul serio: la legionella. Micheletto avverte che in questo periodo sono stati segnalati diversi casi di infezione, legati proprio all’uso di impianti di climatizzazione non puliti. Il batterio ama gli ambienti umidi e, se trova terreno fertile nei filtri sporchi, può diffondersi con facilità.
Il consiglio dell’esperto è chiaro: niente temperature sotto i 28 gradi in casa. Sembra tanto, ma in realtà è il giusto compromesso: non si suda e si riesce a respirare meglio, perché l’umidità viene eliminata. “Congelarsi non serve a nulla”, dice Micheletto, e in effetti ha ragione. Piuttosto, meglio una temperatura un po’ più alta ma più sana.