Divieto auto, dal 30 settembre sarà vietato guidare a qualsiasi ora | Intere città rimangono ferme per troppo caos

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Divieto auto (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Svolta drastica per gli automobilisti: a partire dal 30 settembre dovrai dire addio all’auto, ci si muoverà solo a piedi.

Negli ultimi anni, molte destinazioni turistiche hanno dovuto fare i conti con un problema sempre più evidente: l’impatto ambientale causato dal turismo di massa. Dall’inquinamento atmosferico al traffico congestionato, passando per la perdita di biodiversità, le località più visitate stanno cercando soluzioni per arginare gli effetti negativi dell’overtourism. Una di queste ha deciso di adottare misure severe per limitare l’ingresso dei veicoli a motore.

Il tema ha iniziato a preoccupare anche i turisti più affezionati, che ora si domandano se le nuove restrizioni possano compromettere i propri piani di vacanza. Alcune voci parlano addirittura di un divieto totale di circolazione per chi non è residente, una decisione che, se confermata, potrebbe cambiare radicalmente il modo di vivere l’isola. Molti stanno già rivalutando il mezzo con cui raggiungere la destinazione, o se partire affatto.

Ad accendere ulteriormente il dibattito è la scelta di una delle mete più amate dagli italiani, che ha scelto di tutelare il proprio territorio con una decisione netta e senza precedenti. L’obiettivo? Ridurre l’impatto ecologico, ma anche migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti stessi. Un equilibrio fragile, che oggi si tenta di proteggere con limitazioni temporanee ma rigorose.

Chi ha già prenotato si chiede ora se potrà utilizzare l’auto sull’isola o se dovrà affidarsi a soluzioni alternative, come navette, bici o mezzi elettrici.

La scelta che divide turisti e residenti

La notizia è ufficiale: fino al 30 settembre, sull’isola di Ibiza saranno ammesse solo 20.000 auto non residenti. Di queste, 16.000 saranno mezzi a noleggio e le restanti 4.000 riservate a turisti provenienti dai porti vicini. Una stretta che colpisce chiunque volesse raggiungere l’isola con la propria auto, in particolare italiani e visitatori europei che scelgono traghetti e imbarcazioni private.

Secondo quanto riportato da Money, la misura è stata presa per contrastare un sovraffollamento sempre più ingestibile: basti pensare che il numero di auto è passato da 50.000 nel 2001 a oltre 200.000 nel 2022. Un’escalation che ha reso necessaria una regolamentazione drastica per contenere traffico, emissioni e degrado ambientale.

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Ibiza (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Una stretta contro il turismo di massa

Il divieto risponde alla necessità di proteggere gli ecosistemi fragili dell’isola, oggi messi in pericolo da un turismo massiccio che ogni anno supera i 3 milioni di presenze. Le autorità locali hanno quindi deciso di intervenire con limiti severi alla circolazione, incentivando l’uso di mezzi più sostenibili e scoraggiando il trasporto privato su quattro ruote.

L’iniziativa rientra in un piano più ampio che ha già previsto restrizioni agli sbarchi delle navi da crociera e controlli più rigidi sugli affitti turistici. Camper e roulotte potranno accedere solo se diretti a campeggi autorizzati, mentre al momento le due ruote restano escluse dalle limitazioni. L’isola, dunque, si trasforma in laboratorio di sostenibilità, offrendo un modello che altre destinazioni — come Formentera e Maiorca — stanno iniziando a seguire.