Attenzione in spiaggia, ti svuotano il conto mentre cammini: i ladri non hanno più bisogno che lasci tutto incustodito | Basta passarti a fianco

Ladri in spiaggia (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Ladri in spiaggia (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Una nuova forma di borseggio colpisce anche chi non lascia nulla incustodito: basta un rapido passaggio accanto per svuotarti il conto.

Quando sei al mare, rilassato, con i piedi nella sabbia e magari un gelato in mano, non ti viene certo in mente che qualcuno, proprio in quel momento, ti stia portando via dei soldi. Eppure, oggi basta pochissimo. Non serve più dimenticare la borsa sul lettino o il portafogli sotto l’asciugamano.

I rischi sono ben più sottili, invisibili quasi, ma reali. Fino a poco tempo fa, il borseggiatore era quello che ti sfiorava in metropolitana, ti apriva la borsa con destrezza e in pochi secondi spariva con il bottino. Ma ora, le mani non servono nemmeno più. I nuovi “ladri” si muovono tra la folla come chiunque altro, e agiscono senza che tu te ne accorga.

È un mondo in cui non vedere significa anche non capire subito cos’è successo. Il punto è proprio questo: ci sentiamo protetti perché teniamo tutto sotto controllo. Ma è un’illusione. Anche se hai la carta nel portafogli e il portafogli ben chiuso, qualcuno può comunque accedere ai tuoi dati.

Questa roba può succedere ovunque, anche dove meno te lo aspetti. Non solo in metro o al mercato, ma pure in spiaggia, tra la folla, sotto il sole. La minaccia non ha più un volto specifico: può essere chiunque, con qualsiasi aspetto. E l’unica cosa davvero pericolosa, alla fine, è proprio la nostra tranquillità.

I nuovi ladri

Scordiamoci l’immagine del ladro con le dita veloci. Adesso è tutto più sofisticato. I colpi arrivano da chi se ne intende di tecnologia, magari con un lettore RFID nascosto in una borsa o con un’app modificata sul telefono. E non servono nemmeno grandi operazioni: spesso basta una passeggiata tra la gente. Il denaro non si ruba più fisicamente, si assorbe. Come se fosse nell’aria.

E non è solo una questione di carte. Ci sono anche i badge aziendali, i QR code fasulli, le reti Wi-Fi pubbliche che sembrano innocue. Tutto può diventare un’esca. Una volta presi i tuoi dati, vengono usati o rivenduti. E tu ti ritrovi con notifiche strane, acquisti mai fatti, identità sottratta. Il peggio? Non hai la minima idea di quando sia successo.

POS e pericoli (Pixabay foto) - www.insolenzadir2d2.it
POS e pericoli (Pixabay foto) – www.insolenzadir2d2.it

Un tocco e via, senza nemmeno accorgersene

A Sorrento, giusto per fare un esempio, una donna di 36 anni è finita nei guai dopo che i carabinieri hanno trovato nella sua borsa un pos contactless truccato. Uno di quei cosi che usiamo per pagare senza codice. Come riporta videonola.tv, sarebbe riuscita a sfilare ben 9.000 euro a un turista romano, semplicemente avvicinandosi a lui. Nessun contatto, nessuna discussione, solo un rapido passaggio.

Il nuovo trucco è proprio questo: agire nel silenzio. Un beep, una vibrazione, e via. Il borseggio 2.0 funziona così. Il “colpo” avviene mentre sei lì che pensi ad altro. Un attimo prima stai guardando il panorama, quello dopo il tuo conto è più leggero. E tu nemmeno te ne sei reso conto.