ALLARME TSUNAMI – Un’onda enorme sta arrivando sul Mediterraneo, le coste italiane non sono pronte | Rischio tragedia immane

Uno tsunami potrebbe essere più vicino di quanto pensi? Scopri se abbiamo tutti i mezzi per affrontarlo. (Canva Foto) - insolenzadir2d2.it
Uno tsunami potrebbe essere più vicino di quanto pensi? Scopri se abbiamo tutti i mezzi per affrontarlo ora.
Un pericolo che sembra lontano è in realtà molto più vicino di quanto pensi. Gli esperti lanciano un allarme pressante: uno tsunami nel Mediterraneo è certo entro i prossimi 30 anni. Non è una possibilità remota, ma una certezza scientifica.
L’Italia si trova tra i Paesi più esposti a questo rischio. Le coste del Sud sono vulnerabili a un evento simile. Il problema è amplificato dalla carenza o dall’assenza di piani d’allerta efficaci, con migliaia di persone e infrastrutture esposte a un pericolo.
Non è un allarmismo ingiustificato, ma una previsione basata su dati scientifici. L’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ha lanciato l’allarme. La probabilità di un maremoto è una realtà che non si può ignorare.
È urgente capire cosa succede e come prepararsi. Le conseguenze di un’onda, anche se non gigantesca, potrebbero essere devastanti per le città costiere, i porti turistici e le abitazioni. Su quali precauzioni si può contare ora?
La previsione
Secondo l’UNESCO, un’onda anomala nel Mediterraneo non è affatto un’ipotesi, ma una certezza entro i prossimi 30 anni che arriva dalla statistica. L’Italia è tra le nazioni più a rischio, con le sue coste meridionali esposte a causa della loro conformazione e della vicinanza a zone attive.
La situazione è aggravata dalla preoccupante carenza o totale assenza di piani d’allerta e preparazione specifici secondo quanto riporta supereva.it, il che rende milioni di cittadini e infrastrutture costiere vulnerabili a un evento che potrebbe verificarsi con scarso preavviso. Cosa potrebbe accadere in uno scenario simile?

La scoperta
Secondo quanto riportato da Supereva.it, uno dei punti più critici è la cosiddetta faglia di Averroè, nel Mar di Alboran, tra la Spagna meridionale e il Nord Africa. Due placche tettoniche scorrono vicine. Un terremoto improvviso nella zona potrebbe innescare un maremoto in pochi minuti. Le coste andaluse potrebbero essere colpite in 21 minuti. Se invece l’epicentro fosse più a sud, vicino all’Algeria, l’onda arriverebbe in poco più di un’ora.
Negli ultimi 100 anni, il Mediterraneo ha vissuto circa 100 eventi. Anche se le onde non superano i due metri, il problema resta: le infrastrutture e la popolazione costiera potrebbero non essere preparate. Sapere cosa fare e dove rifugiarsi in caso di allerta sono una forma di prevenzione già attiva in Giappone in casi simili.