DIVIETO ASSOLUTO – A luglio serve la delega per guidare l’auto di un parente o amico: multe da 3.000€ per chi verrà fermato in queste condizioni

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Divieto prestare l'auto (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Ora serve la delega per guidare l’auto di un parente o amico: rischi multe fino a 3.000€ per chi verrà fermato in queste condizioni.

Guidare un’auto non propria può sembrare un gesto semplice e frequente nella vita quotidiana. Capita spesso di ricevere le chiavi da un parente o un amico, per necessità improvvise o per semplice comodità. Tuttavia, ciò che sembra un atto banale può nascondere insidie giuridiche e amministrative tutt’altro che trascurabili.

In un periodo in cui si insiste sempre di più sulla responsabilità individuale alla guida, cresce l’interesse verso le condizioni che regolano l’utilizzo di veicoli intestati a terzi. Non basta più soltanto avere la patente o essere coperti dall’assicurazione: le normative attuali definiscono con precisione i limiti entro cui ci si può mettere al volante di un’auto non propria.

Il concetto di “prestito dell’auto” ha assunto negli ultimi anni contorni normativi sempre più netti. Anche se la legge esiste da tempo, pochi sono realmente a conoscenza dei casi in cui sia obbligatorio registrare formalmente il cambio del conducente o presentare una specifica delega. Questo ha portato molti automobilisti a esporsi, spesso inconsapevolmente, a sanzioni anche gravi.

C’è chi crede che il rapporto di fiducia tra conoscenti o familiari basti a giustificare qualunque utilizzo del mezzo. Ma non è così. Alcune eccezioni sono previste per i conviventi, ma la normativa distingue con chiarezza i casi e impone obblighi specifici se si supera un certo tempo di utilizzo.

Quando serve la comunicazione alla motorizzazione

Secondo quanto previsto dall’articolo 94 del Codice della Strada, introdotto nel 2014 e tuttora in vigore, chi guida un’auto non intestata a suo nome deve rispettare precise regole, soprattutto se l’uso del mezzo si protrae oltre i 30 giorni. In questi casi, è necessario comunicare il cambio dell’utilizzatore alla Motorizzazione Civile.

Chi non appartiene al nucleo familiare del proprietario o non convive con lui è obbligato a fornire prova scritta dell’autorizzazione, registrata attraverso un comodato d’uso gratuito. Questo contratto dev’essere depositato con il modulo TT2119, accompagnato dalla dichiarazione firmata dal proprietario.

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Prestare le chiavi dell’auto (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Le sanzioni previste e cosa dice la legge

Chi viene fermato alla guida di un veicolo non proprio, senza aver rispettato le regole sopra indicate, rischia una sanzione amministrativa fino a 3.000 euro. Come specifica il Codice della Strada, la violazione comporta anche il ritiro immediato della carta di circolazione, che sarà restituita solo dopo l’adempimento delle formalità richieste.

Come chiarisce Brocardi, anche un familiare che non risiede con il proprietario del veicolo viene considerato estraneo al nucleo e, in caso di uso prolungato, deve attenersi alla normativa. Il rispetto di queste regole è essenziale per evitare pesanti sanzioni e complicazioni legali.