NUOVO PIANO DI GOVERNO – Nasci e ti danno 10.000€ per la pensione: soldi vincolati ma fruttano per sempre | Dalla culla alla rendita

Bonus neonati INPS(Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Nuovo incentivo alla natalità e alla previdenza: un’idea che accompagna dalla nascita alla pensione, scopri come funzionerebbe.
Fin dalla nascita, il percorso di una persona è segnato da tappe cruciali, spesso legate al lavoro e al risparmio. L’idea che la sicurezza futura possa iniziare già in culla può sembrare ambiziosa, ma è proprio su questa visione che si sta modellando una nuova proposta di sostegno economico alle famiglie italiane.
L’attenzione si concentra ancora una volta sulla natalità, considerata non solo una questione demografica ma anche una leva economica e sociale.
Il discorso attorno alla previdenza, infatti, si è spostato da tempo verso soluzioni a lungo termine. L’idea che un contributo iniziale possa trasformarsi in una rendita futura trova terreno fertile in un’Italia che cerca nuovi equilibri tra welfare pubblico e responsabilità individuale.
I fondi pensione, i risparmi vincolati e le forme di investimento per i figli si stanno ritagliando uno spazio sempre più rilevante.
Un incentivo per le famiglie italiane
Ma cosa succederebbe se fosse lo Stato stesso a iniziare questo percorso per ogni nuovo nato? Una misura non simbolica, ma concreta, che parte da un’azione immediata: un contributo destinato a produrre effetti positivi sul lungo periodo. Non solo un aiuto economico, ma una sorta di primo mattone per costruire una stabilità finanziaria che cresca nel tempo.
In questo contesto, l’annuncio di un nuovo intervento economico del governo ha attirato l’attenzione per la sua impostazione particolare. Non si tratta solo di un sostegno alla genitorialità, ma di una visione orientata al futuro del minore. Un contributo economico che apre prospettive nuove e introduce un vincolo con finalità previdenziali.

Bonus alla nascita per la pensione, la proposta del presidente Covip
Nel dibattito sulla riforma delle pensioni 2025, il presidente della Covip, Mario Pepe, ha lanciato una proposta: istituire un bonus previdenziale alla nascita, una sorta di “dote” iniziale per avviare un piano di previdenza complementare fin dai primi giorni di vita. L’idea, illustrata in un’intervista al Sole 24 Ore, è quella di creare un salvadanaio vincolato, alimentabile anche da familiari non stretti con versamenti fiscalmente deducibili, da destinare al futuro pensionistico o, in alternativa, a spese importanti come l’università. Al momento, però, non è stato definito un importo preciso per questo primo versamento: tutto dipenderà dalle coperture finanziarie che il Governo riuscirà eventualmente a trovare.
Anche se nessuna cifra ufficiale è stata indicata, nel dibattito pubblico si fa largo l’ipotesi di una soglia simbolica attorno ai 10.000 euro. Una cifra che avrebbe un impatto psicologico forte, utile a far comprendere il valore dell’investimento a lungo termine, e che, se vincolata a strumenti finanziari adeguati, potrebbe crescere nel tempo fino a rappresentare una vera e propria rendita. Lo scopo della proposta è proprio questo: incentivare la previdenza complementare fin dall’infanzia, cercando di rafforzare un sistema pensionistico che, come sottolineato da più parti, necessita di un riequilibrio strutturale nel medio-lungo periodo.