SCATTA LA MAXISANZIONE – Infradito sulla sabbia e souvenir in borsa: così ti multano fino a 9.000€ | Quest’anno al mare ti spennano

Multa souvenir spiaggia (Canva Foto) - insolenzadir2d2.it
Infradito sulla sabbia e souvenir in borsa: l’estate può costarti cara, una maxisanzione per un piccolo ricordo della spiaggia.
C’è un gesto che tutti compiono con leggerezza, spesso accompagnato da un sorriso o un piccolo ricordo da portare a casa. Un pugno di sabbia, qualche conchiglia o un sassolino levigato sembrano innocui trofei estivi, ma nascondono una trappola legale capace di svuotare il portafoglio più di una vacanza alle Maldive.
Tra le passeggiate sul bagnasciuga e i giochi con i bambini, sono in molti a raccogliere ciò che il mare restituisce sulla riva. Lo si fa per gioco, per nostalgia o semplicemente perché sembra naturale. Ma c’è un aspetto che in pochi conoscono: in alcune spiagge italiane e straniere questo comportamento è vietato dalla legge.
Molti pensano che solo attività più impattanti, come campeggiare abusivamente o gettare rifiuti, siano sanzionate. Ma il Codice della navigazione è chiaro: ciò che si trova sul demanio marittimo appartiene allo Stato, e chi lo preleva può incorrere in sanzioni pesanti. Non serve spostare grandi quantità di materiale, basta anche un piccolo gesto per trasformare una giornata al mare in un’amara scoperta.
Con l’estate ormai entrata nel vivo, le autorità locali intensificano i controlli lungo le coste. Non conoscere i divieti non è una scusa valida: ogni regione può avere normative più severe e, in certi casi, anche un innocente ricordo di viaggio può trasformarsi in una violazione ambientale.
Quando una conchiglia diventa una violazione
Secondo quanto riportato da Viaggi News, chi raccoglie sabbia, conchiglie, alghe o ghiaia da spiagge, lagune o lidi appartenenti al demanio marittimo rischia una sanzione che parte da 1.549 euro e può arrivare fino a 9.296 euro. Il riferimento normativo è l’articolo 1162 del Codice della navigazione. E non si tratta di un’eccezione: queste norme valgono anche per zone portuali e acque interne come fiumi e laghi.
In alcune località, come la Sardegna, la legge regionale impone ulteriori restrizioni: anche una sola conchiglia può costare fino a 3.000 euro di multa. All’estero le regole sono altrettanto rigide: alle Maldive è vietato persino spostare una conchiglia. La legge si applica anche ad altre forme di occupazione del suolo, come lasciare ombrelloni incustoditi su spiagge libere, configurando l’occupazione abusiva del demanio e comportando sequestri e sanzioni per turisti e noleggiatori.

Cosa controllare prima di andare in spiaggia
Prima di stendere l’asciugamano o giocare con i bambini tra le onde, è essenziale informarsi sulle regole ambientali locali. Ogni Comune costiero può applicare normative specifiche per tutelare la propria fascia marittima, e quello che è concesso in una località potrebbe essere vietato in un’altra.
Per questo motivo, prima di raccogliere qualsiasi materiale naturale, è consigliabile consultare i regolamenti regionali o i cartelli informativi presenti sulle spiagge.