1 MILIONE DI AUTO AL ROGO – Euro 5 fuori legge: dal 1° ottobre sei obbligato a rottamare: il Governo ti rovina le vacanze | Nessuna deroga in vista

Auto da cambiare entro ottobre? In arrivo una stretta che rischia di rivoluzionare i tuoi piani, non commettere questo errore.

Se stai programmando le vacanze d’autunno, potresti dover riconsiderare tutto: non per il meteo o per il lavoro, ma per la tua auto.

Una regola imposta da tempo sta per entrare in vigore e potrebbe trasformare il tuo mezzo di trasporto in un ricordo da rottamare. C’è chi già parla di un obbligo mascherato, ma gli effetti sono reali e imminenti.

In molti iniziano a chiedersi se, per ottobre, non sarà necessario vendere in fretta il proprio veicolo o trovare alternative, prima che sia troppo tardi.

Il rischio non riguarda soltanto l’ambiente, ma anche la libertà di spostamento quotidiano e, soprattutto, l’equilibrio economico di migliaia di famiglie. Le conseguenze si avvicinano e sembrano non lasciare margine di manovra.

Addio a milioni di auto: la decisione

Le Regioni più industrializzate d’Italia potrebbero diventare, paradossalmente, anche le più isolate. L’autunno si preannuncia carico di tensioni politiche e difficoltà logistiche per milioni di cittadini. A rendere tutto più urgente è il fatto che, fino a poche settimane fa, la questione sembrava lontana, rimandabile, forse superabile. E invece, ora il conto sembra arrivato.

La tensione cresce anche a livello istituzionale. Alcuni parlano di un attacco ai diritti di mobilità, altri vedono nel provvedimento una forma di pressione economica mascherata da tutela ambientale. In ogni caso, chi oggi possiede una diesel Euro 5 in alcune zone del Nord Italia rischia di trovarsi, tra meno di quattro mesi, con un’auto inutilizzabile.

Niente ferie se hai una diesel Euro 5: ecco cosa succede da ottobre

A partire dal 1° ottobre 2025, oltre un milione di veicoli diesel Euro 5 non potranno più circolare nei comuni con più di 30mila abitanti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Come riporta Il Giornale, il divieto nasce da un decreto del 2023 per migliorare la qualità dell’aria nel bacino padano ed evitare sanzioni europee. Queste vetture, immatricolate tra il 2011 e il 2015, verranno quindi di fatto messe al bando senza alcuna deroga attualmente prevista.

Nonostante le proteste del centrodestra, guidate dalla Lega e da Matteo Salvini, e il sostegno della Lombardia che ha chiesto un tavolo urgente con le altre Regioni coinvolte, al momento il blocco resta confermato. Il rischio, per molti cittadini, è di dover rinunciare all’auto o affrontare una spesa imprevista a ridosso dell’autunno. In assenza di interventi rapidi da parte del Governo o dell’Unione Europea, il tempo per trovare un’alternativa sta per scadere.