Animali in casa, lo Stato ti deve molti soldi: ti rimborsano le cure e persino le crocchette | La lista completa

Cani e gatti

Cani e gatti soldi dallo Stato illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it

Cani e gatti con problemi di salute? Le spese per prenderti cura di loro le paga lo Stato! Scopri come funziona.

Chi vive con un cane o un gatto lo sa bene: prendersi cura della loro salute è una priorità, ma spesso anche una spesa importante. Dalle visite di routine ai controlli specialistici, ogni dettaglio conta per garantire benessere ai nostri animali. E quando il veterinario prescrive cure particolari, i costi possono salire rapidamente.

Capita sempre più spesso che gli animali domestici abbiano allergie, intolleranze o patologie che richiedono diete specifiche. In questi casi, il cibo non è più una semplice scelta, ma una vera e propria “cura”, con un prezzo spesso superiore a quello degli alimenti comuni. E a quel punto ci si chiede: posso detrarre queste spese dalla dichiarazione dei redditi?

Il dubbio è più che legittimo. Con l’aumento delle spese veterinarie, sapere quali costi sono detraibili diventa fondamentale per tantissime famiglie italiane. Non è solo una questione economica, ma anche di giustizia fiscale: se il cibo è prescritto da un medico, non dovrebbe forse essere trattato come un farmaco?

L’Agenzia delle Entrate è tornata sull’argomento, chiarendo definitivamente cosa rientra tra le detrazioni e cosa invece rimane a carico del proprietario. E la risposta, per molti, potrebbe non essere quella sperata.

Detrazioni solo per cure e farmaci, non per tutto il resto

Come chiarito anche da Money, le detrazioni fiscali sulle spese veterinarie sono riconosciute fino a un massimo di 550 euro l’anno, con una detrazione del 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Sono comprese le visite, gli esami, gli interventi in clinica e i farmaci prescritti dal veterinario.

Ma qui arriva la precisazione più attesa: il cibo speciale per animali, anche se prescritto, non è detraibile. Secondo l’Agenzia delle Entrate, questi prodotti rientrano nell’ambito alimentare e non in quello dei farmaci, e per questo non possono essere inclusi tra le spese sanitarie detraibili nel modello 730.

Cane e gatto
Cane e gatto illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2.it

Il bonus spese veterinarie esclude alimenti e integratori

Anche se si tratta di mangimi dietetici indicati per gestire problemi di salute, non vengono considerati medicinali. Lo stesso discorso vale per gli integratori alimentari, usati per sopperire a carenze nutrizionali: anch’essi restano fuori dalla detrazione.

L’unico modo per ottenere l’agevolazione fiscale resta quindi legato a spese veterinarie tracciabili, pagate con strumenti elettronici. Il cibo, per quanto essenziale alla terapia, invece resta a carico del proprietario e non dello Stato.